Premio Talea: ecco i vincitori

Consegnati martedì 3 aprile i premi della prima edizione del concorso ‘Talea, il merito mette radici‘, promosso dalla Fondazione Ethnoland, con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia,
“Un premio ai giornalisti che hanno descritto nei loro articoli i fenomeni migratori, trattando il tema ‘con un approccio positivo’ e aiutando a comprendere il valore della diversità”, secondo le intenzioni degli organizzatori.

Alessandro Penna ha vinto nella categoria stampa con il pezzo “Se sparissero tutti” (gli immigrati), pubblicato sul settimanale Oggi2 e Maria Chiara Grandis nella categoria radio, con un servizio “Il museo del viaggio”, la storia del primo museo italiano della cultura rom, diffuso da Radio24. Nella categoria tv il regista Francesco Lombardi (Rai Educational) è riuscito a conquistare la giuria con “Airole International”, paesino tra Cuneo e Ventimiglia che è diventato un esempio di riuscita integrazione. I tre vincitori di ogni categoria hanno ricevuto una targa e un importo di 1500 euro.

Le menzioni speciali sono state assegnate a Christian Benna (categoria stampa), per il pezzo “Se Maometto va alla partita” pubblicato su Repubblica delle Donne, Ornella Belluci (categoria radio), per il servizio “Nardò, una lotta vincente” diffuso da RadioArticolo1, e Antonio Carella (categoria tv) per il servizio: “Ghulam Azimi, nato 18 volte” diffuso da Rai Educational.

Alla Serata di Premiazione a Milano, è stato presentato anche l’e-book “Merito e Immigrazione, tutti i media per dirlo“, con i servizi più meritevoli tra i 121 elaborati che hanno concorso al Premio “Talea”. Hanno partecipato alla serata Emma Bonino, vicepresidente del Senato; Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia; Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano, i membri della Giuria e del Comitato d’Onore, nonché i giornalisti e gli operatori dell’informazione che hanno aderito all’iniziativa.

”Il nostro tentativo e’ quello di creare consapevolezza riguardo al merito come strumento di ascensione sociale – ha spiegato Otto Bijoka, presidente di Ethnoland - chi fa informazione e’ chiamato a raccontare la virtuosita’ dei nuovi cittadini capaci di creare un’emulazione positiva”