Cosa hanno in comune americani, inglesi, cristiani, musulmani, israeliani, palestinesi, donne e uomini, persone appartenenti a qualsiasi tipo di comunità o minoranza? A svelarlo è Journeys of Belonging, una video serie realizzata da studenti della Scuola di Giornalismo dell’Università del Missouri per accendere i riflettori su ciò che unisce anche nella diversità.
Journeys of Belonging è un’iniziativa multimediale promossa dall’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite, dal progetto “Our Shared Future” del British Council – l’ente internazionale britannico per le relazioni culturali e le opportunità educative –, la Scuola di Giornalismo della Missouri University e l’Istituto Reynolds. Il metodo utilizzato è quello della narrazione autobiografica: persone di diverso sesso, età, religione, provenienza e cultura si raccontano davanti alla telecamera, svelando le tante sfumature e le tante componenti della loro identità, presentando le comunità di cui fanno parte e il percorso che hanno compiuto per sviluppare quel senso di appartenenza che li tiene ad esse legati. L’ex presidente del Portogallo Jorge Sampaio, il rabbino Arthur Schneier, l’attivista e atleta Beatrice Faumuina sono solo alcuni degli intervistati.
Il risultato sono tante storie e identità differenti, narrate in 114 video, tenute assieme da un unico fil rouge: la presenza di ideali e principi condivisi anche laddove le differenze sembrerebbero apparentemente dividere più che unire. Il tutto per decostruire errati stereotipi, siano essi religiosi, culturali o di genere.
“Questo innovativo progetto – afferma Marc Scheuer, direttore dell’UNAOC – ha l’ambizione di spiegare attraverso le testimonianze di singoli individui come l’identità di ognuno vada al di là degli stereotipi”. Come anche Emmanuel Kattan, project manager di Our Shared Future, ha spiegato, tra gli obiettivi di Journeys of Belonging vi è infatti l’abbattimento dei pregiudizi di matrice etnica, culturale e religiosa per una miglior convivenza nell’odierna società multiculturale.
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