Linee-guida per l’applicazione di Carta di Roma

Strumento agile e pratico per rendere concreti principi della Carta di Roma, rivolto a chi lavora nel settore dell’informazione.
Sono le  Linee-guida per applicazione della Carta di Roma, discusse con direttori, caporedattori e numerosi singoli giornalisti incontrati durante gli incontri  che FNSI e Redattore Sociale hanno organizzato nell’ambito di progetti UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) dedicati al tema.

Le linee-guida si ispirano alla pubblicazione “Giornalismo toscano e Carta di Roma”  realizzata da Cospe con il sostegno della Regione Toscana, in collaborazione con Associazione Stampa Toscana e Giornalisti contro il razzismo, con  l’obiettivo di realizzare uno strumento di lavoro che traducesse i principi contenuti nel codice deontologico in indicazioni pratiche per i giornalisti.

E di indicazioni pratiche si tratta, partendo da raccomandazioni su come parlare di immigrazione in cronaca, le precauzioni nell’intervistare richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti fino alle regole e le cautele necessarie nel  riportare il discorso politico e pubblico oppure statistiche e sondaggi.
Ruolo centrale viene riconosciuto alle fonti informative sul territorio e  ai giornalisti di origine straniera. Interlocutori chiave del mondo dell’immigrazione sul territorio, esperti di origine straniera, ambasciate e consolati, aumentano la possibilità di avere notizie originali, la pluralità di voci e commenti nelle notizie di cronaca e una rappresentazione bilanciata dei fatti. Altresì importante la presenza di giornalisti di origine straniera nelle redazioni o comunque di giornalisti con competenze interculturali che permettano di ampliare i punti di vista e le opportunità informative del territorio.
Raccomandata inoltre nell’informazione di servizio nei media locali, la presenza di specifiche informazioni rivolte ai cittadini di origine straniera. Si ribadisce infine  l’attenzione al linguaggio, tramite “l’adozione di termini giuridicamente appropriati sempre al fine di restituire al lettore ed al pubblico in generale la massima aderenza alla realtà dei fatti, evitando l’uso di termini impropri” e stigmatizzanti (quali ad es. badante, clandestino, zingaro, vu cumprà ecc.), al centro di numerosi glossari e campagne negli ultimi anni.

Le linee-guida sono da intendersi come strumento di lavoro e in quanto tale integrabili e migliorabili con il concorso di tutti gli operatori dell’informazione che condividono la necessità di una maggiore cura e attenzione nella pratica professionale sui temi dell’immigrazione e dell’asilo.

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