Gran Bretagna: perla prima volta il Ramadan va in tv con Channel 4

Per la prima volta il Ramadan va in tv. Succede in Gran Bretagna, dove l’emittente Channel 4 ha deciso di annunciare quotidianamente, nel mese di spiritualità e digiuno previsto dal calendario islamico, il richiamo alla preghiera per il mondo musulmano.

Ogni giorno, a partire dal 9 luglio, per i 30 giorni a seguire, il canale inglese comunicherà quotidianamente l’invito alla preghiera di 3 minuti rivolto ai fedeli dell’Islam. Si tratta di una novità assoluta: nel Regno Unito è infatti la prima volta che un’emittente pubblica propone un simile servizio.

L’appello andrà in onda quotidianamente sul piccolo schermo e verrà segnalato dalla pagina web di Channel 4. L’interruzione delle trasmissioni televisive avverrà attorno alle 3 di mattina per trasmettere la chiamata dell’imam alla preghiera. Solo il primo giorno, martedì 9 luglio, Channel 4 interromperà le trasmissioni altre quattro volte per circa 20 secondi, con l’intento di ricordare ai telespettatori i momenti di raccoglimento previsti dal Ramadan.

L’emittente ha anche previsto la messa in onda, a partire dal 9 luglio, di una serie di puntate tematiche di un nuovo programma ideato ad hoc dal titolo “4Ramadan”. Prima di ogni chiamata alla preghiera sarà inoltre trasmesso un breve filmato di due o tre minuti intitolato “Ramadan Reflections”.

“Questa novità nel palinsesto vuole essere una “provocazione” – spiega Ralph Lee, direttore della programmazione di Channel 4 – per focalizzare l’attenzione su una religione di minoranza e dare spazio e voce a un’alternativa sotto-rappresentata. Tra gli obiettivi, anche quello di ricordare che l’islam non è una religione estremista, pregiudizio molto radicato in Inghilterra, soprattutto dopo le ultime vicende di cronaca, come il caso del soldato decapitato da parte di un giovane convertito all’islam”.

Inutile negare che le ragioni dell’emittente siano anche commerciali. Quello islamico è infatti un pubblico in crescita per i media britannici. “Sappiamo che riceveremo critiche per questa decisione – conclude Lee -, ma non dimentichiamo che l’islam è una delle poche religioni che cresce nel nostro paese e interessa il 5 per cento della popolazione inglese, vale a dire ben 2,7 milioni di persone”.

Fonte: Tempi

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