Quale equilibrio è possibile tra la libertà di espressione e il diffuso radicarsi di movimenti estremisti e di matrice razzista in tutta Europa? Qual è il ruolo che i media e i giornalisti possono assumere di fronte all’aumento di fenomeni di hate speech e di discriminazione? Editori di carta stampata, media online ed emittenti radiotelevisive sono chiamati a confrontarsi su questo tema, a scambiare opinioni, punti di vista ed esperienze a Cagliari, dal 24 al 26 ottobre, in occasione del meeting “Libertà di espression & Hate Speech“.
Il convegno, organizzato da Media Diversity Institute, vuole cercare di stimolare la discussione e il confronto tra gli addetti al settore su un problema di grande attualità. Si tratta della narrazione di una realtà che vede il proliferare di movimenti populisti ed estremisti i quali, fomentando paure e pregiudizi nella popolazione, costruiscono un solido supporto alle loro politiche di esclusione. “Incitare all’odio razziale verso le minoranze – si legge nel comunicato di MDI – è una classica strategia per guadagnare visibilità e voti, specialmente nel periodo contingente di crisi economica”.
“A far sentire la propria preoccupazione di fronte a un simile fenomeno – continua il comunicato -sono state le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa, l’Unione Europea e molte altre istituzioni di portata internazionale, nonché studiosi e ricercatori, esperti, gruppi di attivisti in difesa dei diritti umani, organizzazioni della società civile. Tra gli aspetti più gravi quello del rafforzamento nell’opinione pubblica di stereotipi stigmatizzanti delle stesse minoranze”.
Può partecipare chi è cittadino dell’UE o di stati candidati a farne parte; è necessario essere editori, avere una buona conoscenza della lingua inglese e delle politiche del proprio paese, un interesse verso il tema dei diritti umani. Tutte le spese, incluso il viaggio e l’alloggio saranno coperti dagli organizzatori.
Per candidarsi compilare il form e inviarlo all’indirizzo con il proprio curriculum vitae in allegato. Per maggiori informazioni clicca qui.
La scadenza è il 29 settembre 2013.
Fonte foto e articolo: Media Diversity Institute